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Filindeu

FILINDEU

PRESENTAZIONE

Tra i vari di tipi di pasta che caratterizzano la tradizione culinaria della Sardegna, Su filindeu è tra i più indicati per essere gustato in zuppe e minestre, perché risulta sottilissimo e si caratterizza per la cottura semplice e veloce.

Il termine Filindeu pare significhi “fili di Dio” in quanto è costituito da un intreccio di fili di pasta di semola sottilissimi tirati rigorosamente a mano. Si tratta di una preparazione difficilissima, tramandata di generazione in generazione a Nuoro che al momento pochissime persone sono in grado di eseguire. Vi consigliamo quindi di acquistarla già pronta.

Secondo la tradizione della Barbagia, questa minestra veniva servita a quanti si recavano in pellegrinaggio presso il santuario di San Francesco di Lula partendo dalla Chiesa del Rosario di Nuoro.

Realizzato con un impasto a base di semola di grano duro, Su filindeu viene cotto nel brodo di pecora, il cui gusto viene valorizzato dall’aggiunta finale del pecorino sardo grattugiato.

PREPARAZIONE
STEP 1

Per preparare su filindeu cominciate dal brodo di pecora: riempite d’acqua una pentola capiente e metteteci dentro la carne di pecora già pulita che farete cuocere per 4 ore a fiamma dolce con il coperchio, assieme ai pomodori secchi, al sedano, alla carota e al prezzemolo tritato.

STEP 2

Per gli ultimi 30 minuti di cottura aggiungete anche le cipolle e le patate, in modo da ottenere un brodo saporito e la giusta consistenza per tutti gli ingredienti.

STEP 3

A questo punto, filtrate il brodo mettendo da parte tutti gli ingredienti, rimettetelo sul fuoco, portatelo a bollore e poi cuocete al suo interno su filindeu per 3 minuti, dopo averli spaccati in pezzi di 3-4 cm.

STEP 4

Servite la minestra ben calda, con un’abbondante spolverata di pecorino grattugiato.

curiosità

Sono ormai pochissime le persone che sanno padroneggiare la tecnica per la preparazione del filindeu, nonostante sia una ricetta risalente a circa 300 anni fa, tramandata di generazione in generazione e rimasta immutata fino a oggi.

Su filindeu, nonostante la difficoltà di preparazione, o forse proprio per questa ragione, ha attirato la curiosità di molti personaggi celebri del mondo gastronomico, dallo chef inglese Jamie Oliver fino a Carlo Petrini, che del filindeu ne ha fatto un presidio Slow Food, ma nessuno di loro è riuscito ad apprendere la realizzazione di questa pasta. La tecnica è così complessa che lo chef Jamie Oliver, che da più di 20 si cimenta con tutti i tipi di pasta, si è recato in Sardegna per imparare, ma si è trovato costretto a rinunciare per la troppa difficoltà.

L’impasto per realizzare su filindeu è composto semplicemente da semola di grano duro e acqua. Prevede una lavorazione a mano che lo renda abbastanza elastico, dopodiché viene arrotolato e tirato per ottenere tanti fili sottili come un capello. Da qui il nome “su filindeu”, ossia “i fili di Dio”: ogni ripiegamento serve proprio per raddoppiare i fili di pasta, tirarli, e renderli sempre più sottili.

CMPIDANO

Gran Campidano grattugiato

ARBOREA

Ingredienti per 4 persone
  • Filindeu160 g
  • Gran Campidano grattugiato Arborea100 g
  • Acqua1 l
  • Carne di pecora600 g
  • Sedano50 g
  • Carota50 g
  • Cipolle80 g
  • Patate120 g
  • Pomodori secchi40 g
  • Prezzemolo15 g

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