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Tratalia

Tratalia

PRESENTAZIONE

La Sardegna è una terra a vocazione pastorale, dove i frutti del lavoro dei pastori venivano impiegati dagli stessi per preparare gustose preparazioni a base di carne. Uno di quei piatti è la tratalia, un piatto di recupero fatto con le interiora dell’agnello, particolarmente diffuso nella regione dell’Ogliastra.

La ricetta prevede la cottura allo spiedo delle interiora dell’agnello, che vengono legate insieme con l’intestino dello stesso.

Siete curiosi di sapere come si prepara questa saporita ricetta? Ecco cosa dovete fare per metterla in pratica.

PREPARAZIONE
STEP 1

La preparazione della tratalia è piuttosto complessa e richiede particolare attenzione, specialmente nelle prime fasi, che consistono nel lavaggio delle interiora con acqua e aceto. Lavate ogni parte dell’agnello accuratamente e a lungo, poi tagliate cuore, fegato, polmoni e milza in pezzi piuttosto grossolani e infilzateli sullo spiedo, alternandoli alle fette di pane e a quelle di lardo di maiale.

STEP 2

Preparate una bella brace all’interno del barbecue, poi mettete a cuocere la vostra tratalia. Dopo circa 10 minuti di cottura, toglietela dal fuoco e avvolgeteci intorno prima il peritoneo e poi l’intestino tenue.

STEP 3

Rimettete la tratalia sul fuoco e lasciatela cuocere per quasi 2 ore o comunque fino a quando l’esterno non diventi ben arrostito. Servite la tratalia ben calda, portandola in tavola non appena è cotta.

CURIOSITÀ

Sa trattalìa” è un piatto tipico della tradizione pastorale sarda e, in particolare, della zona ogliastrina, dove ci sono diverse sagre in onore di questa ricetta.

La tratalia è una ricetta ottenuta con la preparazione e con la cottura arrosto della coratella del capretto o d’agnello, che si arrostiscono tradizionalmente allo spiedo. Non è da confondere con la ricetta della Cordula, altro piatto tipico sardo in cui si utilizzano gli intestini di agnelli o capretti adulti.

Si prepara non buttando via nulla dell’animale e utilizzando quindi, anche il cuore, il fegato, il polmone, la milza, poi mescolati nello spiedo insieme con fette di pane, pomodori secchi e, per i più golosi, anche il lardo. Il risultato è un piatto delizioso e dal sapore deciso, ottimo se servito ancora caldo.

In alcune zone della Sardegna si ha una variante della ricetta che aggiunge la cipolla e delle foglie di alloro alternati agli ingredienti base e la cottura avviene in umido. In altre zone della Sardegna, invece, non è previsto l’uso di pane e dei pomodori secchi, ed è cotto in forno.

I contorni per questo secondo sono svariati e spesso si cucina insieme con verdure o sughi.

Non tutti forse lo sanno, ma nasce come piatto per non buttare nessuna parte dell’animale.

In particolare, la carne di agnello era una carne che le famiglie contadine povere sarde non potevano permettersi e quindi, comprarla diventava un’ eccezione durante il periodo natalizio e pasquale.

ingredienti per 4 persone
  • Carne di agnello1
  • Polmoni di agnello2
  • Fegato di agnello1
  • Milza di agnello1
  • Intestino tenue di agnello1
  • Peritoneo di agnello1
  • Lardo di maialeq.b.
  • Paneq.b.
  • Aceto di vino biancoq.b.

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